NUOVO PROTOCOLLO COVID: LE PREOCCUPAZIONI DELLA FIPAV PER L'ATTIVITÀ DI BASE
13-01-2022 19:56 - News Generiche
In attesa dell'approvazione da parte del CTS del nuovo protocollo Covid delineato ieri nel corso della Conferenza Stato - Regioni, il presidente federale Giuseppe Manfredi, dopo una più attenta analisi e riflessione, esprime tutte le sue preoccupazioni nei riguardi delle nuove norme che dovrebbero entrare in vigore.
"In base alle informazioni che abbiamo ricevuto con il nuovo protocollo dovremmo riuscire a scongiurare il rischio di fermare i campionati di serie A. Questo è sicuramente un fatto positivo, però il nostro mondo non è composto solo dalle società di vertice. In merito alla ripresa dell'attività di base voglio esprimere tutte la mie preoccupazioni, che sono poi quelle condivise da tutto il movimento della pallavolo. Le migliaia di società che disputano i campionati di serie B, di categoria e quelli giovanili non possono contare, ovviamente, sui mezzi e le risorse delle squadre che militano nei massimi campionati.
Per questo motivo se verranno approvate le regole previste nel protocollo (dover effettuare cinque tamponi in cinque giorni per tutto il gruppo squadra, uno 4 ore prima della gara e l'uso obbligatorio della mascherina in campo) tutta l'attività di base della pallavolo verrà fortemente penalizzata.
La Fipav sin dall'inizio della pandemia è sempre stata molto attenta a garantire le massime condizioni di sicurezza a tutte le componenti che fanno parte del mondo del volley, però oltre a questo si è sempre battuta per salvaguardare l'attività delle migliaia di società affiliate che rappresentano il cuore del movimento pallavolistico italiano.
Tutelare lo svolgimento dei massimi campionati è doveroso, però non si può lasciare indietro chi si adopera per portare avanti l'attività di base.
Anche in questo momento molto complicato la Fipav garantirà il massimo impegno per permettere a tutte le sue società di continuare a svolgere l'attività in sicurezza, tutelando sempre la salute degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti, ai quali voglio esprimere grande gratitudine.
Speriamo che le autorità governative e la sottosegretaria Valentina Vezzali, che ringrazio per il suo lavoro, trovino la soluzione migliore anche per l'attività di base."
"In base alle informazioni che abbiamo ricevuto con il nuovo protocollo dovremmo riuscire a scongiurare il rischio di fermare i campionati di serie A. Questo è sicuramente un fatto positivo, però il nostro mondo non è composto solo dalle società di vertice. In merito alla ripresa dell'attività di base voglio esprimere tutte la mie preoccupazioni, che sono poi quelle condivise da tutto il movimento della pallavolo. Le migliaia di società che disputano i campionati di serie B, di categoria e quelli giovanili non possono contare, ovviamente, sui mezzi e le risorse delle squadre che militano nei massimi campionati.
Per questo motivo se verranno approvate le regole previste nel protocollo (dover effettuare cinque tamponi in cinque giorni per tutto il gruppo squadra, uno 4 ore prima della gara e l'uso obbligatorio della mascherina in campo) tutta l'attività di base della pallavolo verrà fortemente penalizzata.
La Fipav sin dall'inizio della pandemia è sempre stata molto attenta a garantire le massime condizioni di sicurezza a tutte le componenti che fanno parte del mondo del volley, però oltre a questo si è sempre battuta per salvaguardare l'attività delle migliaia di società affiliate che rappresentano il cuore del movimento pallavolistico italiano.
Tutelare lo svolgimento dei massimi campionati è doveroso, però non si può lasciare indietro chi si adopera per portare avanti l'attività di base.
Anche in questo momento molto complicato la Fipav garantirà il massimo impegno per permettere a tutte le sue società di continuare a svolgere l'attività in sicurezza, tutelando sempre la salute degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti, ai quali voglio esprimere grande gratitudine.
Speriamo che le autorità governative e la sottosegretaria Valentina Vezzali, che ringrazio per il suo lavoro, trovino la soluzione migliore anche per l'attività di base."
Fonte: Fipav Nazionale